In G.u. il decreto del Mise che stabilisce criteri, condizioni e modalità per la concessione ed erogazione delle agevolazioni a favore della digital transformation di micro, piccole e medie imprese.
Nel “decreto Crescita” erano già stanziati 100 milioni di euro per l’applicazione di tecnologie avanzate previste nell’ambito di Impresa 4.0. Il decreto del Mise, pubblicato il 1° luglio nella Gazzetta ufficiale, disciplina criteri, condizioni e modalità per la concessione ed erogazione delle agevolazioni a sostegno di progetti di innovazione di processo, di innovazione dell’organizzazione o di progetti di investimento per favorire la trasformazione tecnologica e digitale delle micro, piccole e medie imprese.
Si tratta di un passo in avanti per sostenere sempre più l’innovazione all’interno delle aziende italiane, ma è importante che sia presto emanato il decreto attuativo che stabilisca termini e modalità per la presentazione delle domande da parte delle imprese.
Obiettivo e requisiti per l’accesso alle agevolazioni di Impresa 4.0
La misura ha l’obiettivo di sostenere la Digital Transformation delle PMI nel settore manifatturiero e in quello dei servizi diretti alle imprese, nel settore turistico per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali e nel settore del commercio.
Sono agevolati progetti per un importo non inferiore a 50 mila euro e non superiore a 500 mila euro, presentati sia da imprese singole che associate, fino a 10 soggetti aderenti, mediante contratti di rete o altre forme di collaborazione in cui figuri, come capofila, un DIH – Digital Innovation Hub o un EDI – ecosistema digitale per l’innovazione.
I progetti ammissibili devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei soggetti proponenti mediante l’implementazione di tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0 : advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics.
Oppure tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate: all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori; al software; alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio; ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
Al fine di dimostrare la coerenza dei progetti di trasformazione tecnologica e digitale proposti con le caratteristiche di cui sopra, i soggetti proponenti devono presentare, unitamente alla domanda di agevolazione, una proposta progettuale contenente la descrizione dettagliata delle attività previste per la realizzazione del progetto di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione ovvero dei beni/servizi da acquistare nell’ambito del progetto di investimento; l’indicazione dei costi connessi allo svolgimento del progetto e la loro ragionevolezza rispetto al progetto da realizzare; la rispondenza del progetto con le finalità del decreto; l’individuazione di parametri di performance connessi alla realizzazione del progetto, inclusa la loro misurazione.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili pari al 50%: 10% sotto forma di contributo diretto e 40% come finanziamento agevolato.
Opportunità per gli Innovation Manager
Per poter usufruire delle agevolazioni, le imprese interessate potranno avvalersi di una risorsa manageriale qualificata (Innovation Manager) in grado di realizzare una proposta progettuale fondata sulla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. Federmanager è stata accreditata a indicare al Mise gli Innovation managerabilitati allo svolgimento delle prestazioni di consulenza manageriale sostenute dal “Voucher per consulenza in innovazione”. Ad oggi, oltre 200 sono stati i manager, certificati attraverso il percorso BeManager, ammessi nell’elenco degli Innovation Manager pubblicato lo scorso novembre dal Ministero, e le nuove richieste proseguono. Un risultato che conferma l’eccellenza delle iniziative di certificazione delle competenze dedicate agli iscritti Federmanager.