Il 16 marzo l’Istat ha pubblicato l’ottava edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes).
Il Rapporto, che presentata un’analisi dell’evoluzione degli indicatori negli ultimi dieci anni per seguire le profonde trasformazioni che hanno caratterizzato la società italiana nell’ultimo decennio, incluse quelle più recenti determinate dalla pandemia da Covid-19 e trasversale ai vari domini in cui è articolato il benessere, si è arricchito di 152 indicatori.
L’integrazione dei nuovi indicatori è stata realizzata in coerenza con le linee fondamentali del programma #NextGenerationEU e risponde a esigenze conoscitive specifiche, tra cui l’arricchimento delle informazioni disponibili sugli aspetti sanitari, sulla digitalizzazione, sul capitale umano (sia dal lato della formazione, sia dal lato del lavoro) e sul cambiamento climatico.
L’analisi offre una lettura del benessere nelle sue diverse dimensioni, basata sul nuovo set di indicatori, ponendo particolare attenzione alle differenze territoriali, di genere, età e titolo di studio, in conseguenza dell’andamento più recente per ciascuno dei 12 domini: Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Benessere soggettivo; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività; Qualità dei servizi.