Più attrattiva, più competitiva, più moderna e persino più semplice. Il numero di Maggio di Progetto Manager parla di un’Italia bella e possibile. Quella che supera la pandemia e rinasce con gli investimenti del Pnrr.
Nell’editoriale di Stefano Cuzzilla “Quella matassa da districare” l’imperativo è ammodernare il Paese, semplificare tutto, attraverso la strada delle riforme tracciate dal Pnrr.
Nella sezione “Il punto” si parla dell’importanza di investire nelle infrastrutture fisiche e virtuali, nella sanità, nella scuola, nelle competenze perché, come dice il titolo dell’articolo, “Investire non è spendere”. Bisogna riuscire ad usare al meglio le risorse economiche a disposizione per riaccendere il motore dell’economia, per migliorare il Paese, lavorare in sicurezza e modernizzare le realtà produttive. Realtà produttive di cui si parla anche nell’articolo dal titolo “L’impresa è bellissima” che è anche il titolo di un interessante libro in cui si racconta il made in Italy e le sue imprese che hanno lottato con resistenza competitiva per mantenere le proprie posizioni; pagine in cui si parla di realtà italiane attraverso la vita di donne e uomini che hanno la responsabilità di guidare le scelte strategiche aziendali verso il futuro.
In un numero dove al centro dell’attenzione c’è l’Italia e la sua ripartenza, non poteva mancare un’interessante intervista a Massimo Garavaglia, al timone del ministero del Turismo voluto dal Governo Draghi. Nell’articolo, dal titolo “Il Ministero che mancava”, vengono riportati dati incoraggianti per la ripresa dell’industria turistica; il turismo è una delle risorse principali del Paese che può arrivare a valere fino al 20% del PIL dell’Italia, ma per arrivare a ciò bisogna “superare una visione disorganica del settore, puntando sulla managerialità qualificata alla guida dell’industria turistica e su una comunicazione efficace”…
E ancora, nell’articolo “Chi ha paura di Scilla e Cariddi” si parla delle grandi infrastrutture e dei timori dell’opinione pubblica davanti alla realizzazione di queste imponenti opere con Renato Mannheimer, tra i più noti sondaggisti italiani; in “Ponti esclamativi” invece, viene tracciata la mappa delle opere ingegneristiche che, dalla Cina all’Europa, stanno ridisegnano la morfologia dei continenti con relativi effetti sulle economie.
Un numero di Progetto Manager ricco di interviste, approfondimenti e fotografie sul nostro Bel Paese ma non solo, continua a leggere cliccando qui